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Blog Action Day: ecolamp

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Il 15 ottobre, i blogger in occasione del Blog Action Day si uniranno per focalizzare l’attenzione di ognuno su una sola, importante problematica. Quest’anno l’argomento di discussione sarà l’ambiente. Ogni blogger scriverà un articolo sull’ambiente, in modo del tutto personale e collegato all’argomento del suo blog.
Ed è proprio per sottolineare nel modo più forte possibile la mia adesione al tema importantissimo della salvaguardia ambientale che vorrei scrivere un articolo sul recupero e lo smaltimento delle apparecchiature luminose che già da tempo mi sarebbe piaciuto scrivere e che si va ad aggiungere ad altri temi trattati su Luxemozione: il risparmio energetico e l’inquinamento luminoso.
Non tutti sanno che in seguito ad una serie di direttive europee del 2002-2003 e seguente DL151 del 2005 obbligatorio è anche in Italia il recupero razionalizzato di tutte le apparecchiature luminose (lampade e apparecchiature di vario genere). L’inizio delle attività di raccolta e recupero da parte dei sistemi collettivi, inizialmente prevista dal Decreto 151/2005 per il 13 agosto 2006, è stata prorogata al 31 dicembre 2006 per la necessità di procedere con l’emanazione dei Decreti ministeriali. La mancata emanazione dei Decreti attuativi previsti dal Decreto n. 151/05 ha determinato una seconda proroga al 30 giugno 2007.
Ruolo importante è quello svolto dal consorzio Ecolamp, Consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione, costituito il 19 ottobre del 2004 per volontà delle principali aziende del settore illuminotecnico nazionale.
Scopo del consorzio Ecolamp è l’implementazione di un sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti derivanti da apparecchiature di illuminazione, oltre che la corretta informazione e sensibilizzazione su questo argomento.
A testimonianza della rinnovata attenzione su questo tema è la partecipazione di Ecolamp alla giuria di aggiudicazione del riconsocimento “Comuni Ricicloni”, ai quali quest’anno hanno partecipato circa 2000 Comuni, per ottenere il riconoscimento di Comune Riciclone, le Amministrazioni Comunali hanno dovuto adoperarsi anche per la raccolta differenziata delle sorgenti luminose.
Quest’anno sono state premiate:
per il nord: il Comune di Seveso in provincia di Milano
per il centro: ll Comune di Poggibonsi in provincia di Siena
per il sud e isole:ll Comune di Melpignano in provincia di Lecce.

un ecologico saluto a tutti

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Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

2 Commenti

  1. Cosa é esattamente il recupero razionalizzato delle apparecchiature luminose?
    Cosa si puo’/deve reciclare? Io sono davvero ignorante in materia, ma mi chiedo, dove si buttano le lampadine?… in questo momento in cui sto preparando la mia nuova casetta, ne ho molte di vecchie da buttare, mi chiedevo se vanno nel sacchettone nero o se c’é un contenitore apposta e se si, dove si trova? tutti i comuni ce l’hanno? e poi ho anche delle vecchie lamapade di cui forse mi devo sbarazzare…

    Qui in Africa poi non parliamone, mi é appena scoppiato il neon dell’ufficio (puzza incredibile!), chissà dove lo butteranno!

    ciao Betta

  2. Bhe recupero razionalizzato altro non è che la raccolta differenziata e successivo smaltimento delle materie inquinanti tipo il mercurio, contenute in molte lampade, non nelle comuni lampadine di casa ma in quelle che vecchie che vedi per strada negli apparecchi stradali (quelli con luce bianca).
    Sul dove smaltirle esattamente non lo so, credo che la via più semplice sia portarle nelle riciclerie che trovi in giro per Milano o nelle isole ecologiche.
    Pensa che il costo dello smaltimento è a carico dell’aziende produttirci, che infatti hanno aggiunto una “tassa” sul prezzo del prodotto venduto con conseguente aumento del prezzo di listino di tutte le apparecchiature vendute.
    Ah questa cosa dello smaltimento dei materiali elettrici include anche gli elettrodomestici, i PC, ecc.

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